03 Mar2015
Onorevole Mauri, sappiamo che lei gira molto il territorio, sia a Milano che nel resto d’Italia. Ma la vediamo anche molto attivo su Facebook e Twitter. In particolare mi ha molto colpito un suo tweet di qualche settimana fa. I “tifosi” olandesi avevano appena messo a ferro e fuoco il centro di Roma e avevano danneggiato la Barcaccia, la fontana del Bernini in Piazza di Spagna. E lei ha scritto: “Bella sensazione da Paese civile ritrovarsi con tanta gente alla #barcaccia, come per augurarle pronta guarigione”. Un tweet un po’ inusuale per lei!
Questa domanda ammetto che non me l’aspettavo. Di solito parli amo sempre di politica e di Parlamento. Però è proprio come dice lei. Io solitamente utilizzo i social network per parlare di temi istituzionali e non mi soffermo sugli aspetti personali. In questo caso però mi sono sentito di fare un’eccezione perché effettivamente l’emozione che ho provato è stata forte.
Che cosa l’ha colpita così tanto?
Mi ha colpito l’atmosfera che si era creata. Mi sono ritagliato una mezz’ora tra una riunione e l’altra e sono andato a vedere per rendermi conto di persona dei danni. E ho trovato tanta, tantissima gente attorno alla fontana sfregiata dai teppisti ubriachi. Ma soprattutto ho trovato un grande silenzio, molto strano in quel posto. Un raccoglimento direi. Tipico veramente di quando si va in ospedale a trovare un amico o un parente malato e non si sa cosa dire. Gli vuoi bene, vorresti tirarlo su di morale ma non trovi le parole. Così.
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