Analisi post voto regionale
Questa è la sintesi di una mia intervista di Fabio Massa, che ringrazio dell'attenzione, su Affaritaliani di oggi. Ci sono un po' di considerazioni sul voto delle regionali in generale e in particolare su quelle in Emilia. Ho provato a fare una mini-analisi del voto come si faceva una volta. Senza usare i dati per provare a dimostrare una tesi pre-costituita, che dura il tempo di un click, ma per provare a capire cosa sia successo veramente. Perché continuo a credere che chi sbaglia l'analisi poi sbaglia la strada.
Per questo ho aggiunto qualche numero, che non guasta mai. Nei prossimi giorni quando avremo i flussi di voto fatti bene potremo fare qualche considerazione in più. L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT Onorevole Mauri, crolla l'affluenza. Ma Renzi minimizza. "Il problema dell'affluenza ce lo stiamo ponendo da un bel po' di elezioni a questa parte. Il calo dell'affluenza è sempre un pericolo perché è un pericolo per la democrazia. Quando la gente non vota dimostra disaffezione e manda un messaggio chiaro: pensa che la politica non sia determinante per la risoluzione dei problemi quotidiani. Chi fa la politica deve porsi questo problema come primario." Renzi invece dice che è una questione secondaria. "Renzi ha ragione quando dice che colpisce trasversalmente tutti, e quindi non è un segnale politico verso il governo. Ma minimizzare è sbagliato." E' vero che il Pd ha perso il 7 per cento dei voti... "Il risultato delle europee, però, e ce lo siamo detti tutti, è stato anomalo. Mettiamola così: quel segnale non era da enfatizzare così tanto allora ed è sbagliato adesso usarlo come termine di paragone. Poi rendiamoci conto che ci sono gli aspetti locali. Tutti in Emilia sapevano che l'affluenza sarebbe stata bassa. C'è un altro dato che nessuno sta dicendo." Prego. "E' una delle prime elezioni senza il finanziamento pubblico, e di conseguenza se fino a qualche anno fa i partiti erano nelle condizioni di mandare a casa di tutti materiale informativo, che era un pezzo importante non solo di propaganda ma anche di informazione, questa volta non c'è stato..." Matteo Salvini fa paura? "Salvini credo che debba far paura soprattutto a Berlusconi e al centrodestra (FI/PdL passa dal 24,6% delle Regionali 2010 al 16,3% delle Politiche, all'8,4% di ieri. Perdendo il 16% in 4 anni e lasciando per strada 400mila voti su 500mila!). La Lega era già sbarcata da tempo in Emilia (nel 2010 aveva il 13,7%!). La cosa che sta succedendo, e questa è la mia analisi, è che sta andando a pescare l'elettorato più antipolitico. La Lega ruba al centrodestra e ai 5 Stelle (che passano 24,7% delle politiche al 13,3% di ieri). Quel pezzo del 5 Stelle è stato impermeabile al Pd alle Europee. Il Pd aveva pescato in tanti settori diversi, anche molto centristi, ma aveva portato via pochissimi voti al 5 Stelle. In questo caso ce l'ha fatta la Lega Nord." Il M5S è morto? "Non credo. Però credo sia in difficoltà strategica. Non hanno un profilo definito. La contrapposizione a prescindere inizia a non pagare più (Pol. 24,7%, Europee 19,2%, Regionali di ieri 13,3%). Per tanto tempo hanno dipinto l'elettorato del M5s come di sinistra. E invece non è così: rispondono a messaggi di destra. E queste elezioni lo dimostrano chiaramente." Renzi ha fatto errori oppure può solo gioire in queste elezioni? "Può e deve gioire perché abbiamo fatto 5 su 5 (alle Regionali nel 2014), e questa è la verità. Ma ci sono segnali da tenere in considerazione." Quali sono questi segnali che vanno tenuti in considerazione? "Ne dico uno: Forza Italia avrà bisogno di scartare, di cambiare obiettivi, questo potrà dare problemi con il governo. Prevarrà la tesi di Fitto, con un nuovo attore che è Salvini. La legge base della politica è che non c'è mai un vuoto, e si ha l'ennesima dimostrazione in questo caso. Salvini è diventato un punto di riferimento per tanti. E' possibile che ci sia una radicalizza zone dello scontro."
@FabioAMassa