Mattarella, un Presidente della Repubblica voluto da tutto il Pd
On.Mauri, nel primo numero di “Zona Nove” di quest’anno si era sbilanciato sull’elezione del Presidente della Repubblica. Dalle sue parole traspariva un certo ottimismo. A cose fatte è soddisfatto?
Certo che sono soddisfatto! È vero che ero ottimista, ma un po’ di scaramanzia in questi casi non guasta (sorride). Si trattava di un passaggio fondamentale per l’Italia e per la legislatura. Ci eravamo impegnati come Pd ad eleggere un Capo dello Stato autorevole e a farlo alla quarta votazione, la prima con il quorum più basso. L’avevamo detto e l’abbiamo fatto!
Molti erano scettici che ci sareste riusciti. Erano i soliti pessimisti?
Sì, è vero che molti non ci credevano. Ma posso capirli. Anch’io avevo ancora negli occhi il tradimento dei 101 di due anni fa! Invece questa volta la politica e in particolare il Pd si sono riscattati. Una bella prova nei confronti dei cittadini che guardavano con speranza e attenzione a quanto accadeva dentro Montecitorio e al lavoro dei Grandi Elettori. E mi faccia aggiungere una cosa da chi, come me, appartiene alla minoranza responsabile del Pd.
Ma prego, dica.
Io credo che il segretario Renzi abbia impostato molto bene questa fase e l’abbia gestita al meglio. Scegliere di proporre una personalità autorevole come Mattarella ha messo subito la discussione sui binari giusti. Non a caso il nome di Sergio Mattarella era già nella rosa proposta da Pierluigi Bersani nel 2013. Tutto è andato per il meglio anche perché si è partiti dall’unità del Pd. Lo voglio dire con chiarezza, questo risultato è stato possibile anche perché questa volta dentro il Partito Democratico nessuno di peso si è sottratto alle proprie responsabilità verso il Paese. Io posso portare la testimonianza diretta di come la minoranza di “Area Riformista”, con Bersani e il Capogruppo Speranza in testa, si è mossa in modo determinato e leale come sempre. La lealtà non si insegna, uno ce l’ha dentro. E se ce l’hai dentro la pratichi sempre!
Mi sembra una cosa sacrosanta. L’aveva promesso un mese fa e ha mantenuto la promessa. Ma mi dica, Sergio Mattarella che Presidente sarà?
Sarà un vero Presidente come serve all’Italia. Un Presidente autorevole, capace, inattaccabile dal punto di vista personale. E sarà un Presidente autonomo, che non si farà influenzare dalla politica di qualsiasi parte e non si farà tirare per la giacchetta. Un vero garante per i cittadini. Ne sono certo.
Una nota personale per chiudere. Mi dica che emozioni ha provato quando si è arrivati al famoso quorum dei 505 e avete eletto il Presidente?
Non saprei dire bene. So che quando è scoppiato l'applauso di rito appena raggiunta la soglia dei 505 mi è venuto spontaneo un sorriso. E ho pensato che forse, da adesso, le cose potrebbero essere più facili. Forse di poco. Ma con tutte le difficoltà che abbiamo davanti anche un piccolo aiuto può essere importante. E adesso sotto con il lavoro..."
Intervista per il Giornale di Zona Nove Niguarda.eu