Regolarizzazione: molti ritardi sono dovuti alle misure anti covid

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Da La Repubblica del 18-12-2020 di Giovanna Casadio
Gli insulti ritmati - "buffoni, venduti" rivolti ai grillini, dai cui scranni è un coro di "fascisti, fascisti" - coprono ogni richiamo al rispetto del luogo.
Dl Sicurezza, il governo pone la fiducia e in aula è immediata bagarre
I leghisti in assetto sommossa accompagnano così l'ultimo miglio dei decreti di Salvini, che sono stati cambiati dalla maggioranza giallo-rossa. Il Senato infatti dà il via libera definitivo alle modifiche sulle politiche dell'immigrazione che il Pd ha voluto nel patto con cui è nato il governo Conte 2. I sequestri delle imbarcazioni delle Ong, i profughi senza identità perché l'anagrafe non poteva accoglierli, la cancellazione dei programmi di protezione sono archiviati. Il nuovo decreto migranti passa con la fiducia: sono 153 i sì, 2 i contrari e 4 gli astenuti.
È vietato, si è vietato, fra comuni non ci si può spostare il 25. Tra l'altro il comitato tecnico scientifico aveva chiesto al Governo di prevedere una deroga al divieto di spostamento per i piccoli comuni ritenendolo particolarmente penalizzante per chi vive in luoghi piccoli e si è deciso di non modificare il decreto già emanato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo è il tema più presente tra i nostri ascoltatori perché l'Italia non è Roma, non è Milano, è piccoli comuni uno accanto all'altro con parenti che vivono da un lato e dall’altro della torre.
Dal Corriere della Sera del 01/12/2020 di Virginia Piccolillo
Sugli assembramenti da shopping natalizio il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, rivendica: 153mila persone controllare solo nel weekend. Ma ognuno faccia la sua parte».
Ressa per l’apertura di un centro commerciale e una piazza chiusa a Roma. Assembramenti record in centro a Torino. Le vie dello shopping sovraffollate a Milano.
Viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, l’allentamento delle restrizioni prenatalizio ha già dato vita a situazioni a rischio. Ci sono stati pochi controlli?
«Assolutamente no. Il ministero dell’Interno è impegnato fin dall’inizio della pandemia a garantire tutti i controlli necessari. Per noi è una priorità assoluta».