Forza Italia si alza dal tavolo delle riforme
In questo momento in Aula si sta consumando la rottura della largha alleanza sulle Riforme.
Il Presidente della Commissione Affari Istituzionali Sisto si è appena dimesso e il capogruppo Brunetta ha annunciato che Forza Italia da oggi si metterà di traverso.
Era del tutto prevedibile che sarebbe successo. Ma mi sembra più che altro un modo
per tenere insieme un partito che insieme non ci sta più, perchè il padrone non è più Berlusconi, e per lavorare su un accordo di prospettiva con la Lega.
Condivido le parole del nostro Capogruppo Speranza che, senza alzare il tono della polemica, si è dichiarato dispiaciuto per l'interruzione del dialogo istituzionale e ha criticato la strumentalità di questo atteggiamento. Questo perchè fino a ieri Forza Italia diceva di condividere nel merito la maggior parte delle riforme e oggi parla di deriva autoritaria. Se qualcuno si aspettava di scambiare le Riforme con un Presidente della Repubblica di comodo evidentemente ha fatto male i propri conti.
Mi sorprendono un po' i toni di tutta la discussione, M5S a parte ovviamente. Sono particolarmente bassi. Nelle prossime settimane capiremo se sono bassi perchè sono veri e duraturi oppure se questo significa che si può riannodare il filo sottile del dialogo.
Un dialogo che, su questi temi costituzionali, noi del PD per primi dovremo cercare di tenere aperto come sempre, non solo verso Forza Italia ma verso tutti coloro che sono disponibili a discutere nel merito e non a sventolare bandiere. È chiaro che, per lo stesso senso di responsabilità, non si possono accettare veti strumentali che affosserebbero il percorso riformatore. Dialogare è un conto, subire uno stop pregiudiziale è ovviamente un altro.