Jobs Act
Io tra poco voterò il Jobs Act. Lo farò come Bersani, Damiano, Speranza, Epifani e molti altri e altre che stimo e che hanno una grande storia di coerenza e impegno personale e politico a favore dei lavoratori! Storie in cui mi riconosco in pieno. Persone a cui nessuno può insegnare come si difendono i diritti del lavoro o come si fanno le battaglie politiche, anche come minoranza del PD. Lo voterò perchè penso che contenga delle scelte assolutamente giuste per dare garanzie sul lavoro ai tantissimi che oggi non ne hanno. Lo voterò nonostante ci siano alcune cose che non avrei messo, per capirci non avrei riaperto la questione dell'art. 18. Lo voterò perchè il lavoro fatto in Commissione da Damiano e dagli altri del PD l'ha cambiato a fondo e in meglio rispetto al testo del Senato. Lo voterò battendomi perchè nel testo definitivo del Governo ci sia tutto quello che serve e perchè si mettano a disposizione i fondi necessari per le garanzie di tutti. In questi mesi ho girato molto nel partito a discutere della delega lavoro. L'ho fatto criticando quello che era da criticare, sostenendo le novità positive che introduce per tanti e rivendicando i miglioramenti conquistati con la forza dei numeri e delle idee. Così come abbiamo detto con forza all'iniziativa di Area Riformista fatta a Milano. Tutto questo l'ho fatto con onestà intellettuale e senza mai atteggiamenti pregiudiziali, tatticismi o strumentalità. Credo che sia questo il modo migliore per rappresentare i cittadini in Parlamento e per stare dentro il PD! E la schiena io la tengo dritta, come sempre, seguendo i miei valori e le mie idee, senza aver bisogno che qualcuno mi spieghi come si fa.