29 Giu2018
Conte torna dall'UE con le pive nel sacco
Conte torna dall'Europa con le pive nel sacco. È la dimostrazione che fare propaganda, magari sulla pelle dei disperati, non paga mai. Tantomeno nel rapporto con le altre Nazioni.
L'obiettivo principale era e resta il camblamento profondo del
regolamento di Dublino. E invece quel regolamento rimane così com'era.
L'Italia non ottiene nessun risultato.
Invece Orban, il grande amico di Salvini, vince su tutta la linea contro gli interessi del nostro Paese. Un'incoerenza di cui una volta tanto qualcuno, non solo il PD, dovrebbe chiedere conto al Ministro dell'Interno e plenipotenziario del Governo.
Il risultato è che la politica sovranista che persegue il governo italiano ci consegna sul tema immigrazione direttamente al blocco dei Paesi dell'Est di Visegrad. Dopo il 4 marzo ci siamo svegliati dall'altra parte della "cortina di ferro". I nostri principali amici adesso sono i Paesi che non affacciano sul Mediterraneo.
Mica male come risultato!
E per coprire questo disastro diplomatico adesso si sono inventati di "chiudere i porti non solo allo sbarco ma anche alle attivita' di rifornimento alle navi Ong, che sono indesiderate in Italia. Navi straniere, finanziate in maniera occulta da potenze straniere, in Italia non toccano terra".
A breve su questi schermi rifaranno la loro comparsa la "perfida Albione", i cinegiornali e il salto nel cerchio di fuoco....