09 Giu2017
Legge Elettorale e altre cosette
Come forse sapete sono in Commissione Affari Istituzionali alla Camera e ho seguito tutto l'iter della Legge elettorale.
Mi sento di fare perciò un paio di riflessioni su quello che è successo oggi sulla Legge e sul prossimo futuro.
1) Il PD HA DIMOSTRATO GRANDE GENEROSITÀ POLITICA E RESPONSABILITÀ ISTITUZIONALE.
Voi sapete che io non sono - anche per carattere - uno abituato a dire che facciamo sempre tutto bene a prescindere. Conosco i nostri difetti e penso che una visione obiettiva delle cose sia sempre la più corretta.
Ma in questo caso devo proprio dire che come PD abbiamo fatto tutto quello che serviva e che non c'è niente che possiamo rimproverarci.
Innanzitutto abbiamo risposto nel modo migliore all'invito pressante del Presidente Mattarella che ha indicato la necessità di avere una nuova legge elettorale. Come l'abbiamo fatto?
Prima abbiamo provato a capire se ci fossero le condizioni per costruire insieme ad altri una legge Maggioritaria. In un primo momento proponendo il Mattarellum e poi, davanti all'indisponibilità diffusa, rilanciando su un sistema misto 50% maggioritario e 50% proporzionale. Su questa seconda ipotesi ci stava sostanzialmente solo la Lega Nord. Contro erano invece il M5S, Forza Italia, MDP e altri. Anche questa soluzione si è dimostrata perciò impraticabile perchè si sarebbe infranta probabilmente già alla Camera e sicuramente al Senato.
Abbiamo accettato perciò di andare su una logica proporzionale, l'unica che metteva d'accordo praticamente tutti. Il cosiddetto sistema Tedesco in versione italiana. Su questo schema hanno dato l'ok i rappresentanti in Commissione dell'80% delle forze parlamentari. Deve essere chiaro a tutti che l'abbiamo accettato perchè fosse il più condiviso possibile ma nonostante fosse contro i nostri interessi elettorali, che andavano in tutt'altra direzione.
So che la generosità non è una categoria tipica della politica ma la verità è che noi siamo stati generosi politicamente e istituzionalmente responsabili.
2) Il M5S PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO.
Siamo perciò arrivati in Aula oggi con un accordo che, fino all'altro giorno, tutti i contraenti si erano dichiarati disponibili a sostenere.
Poi il M5S ha iniziato a dare segni di cedimento. Una forte polemica interna tra Di Maio, Di Battista, Fico e Taverna sì è trasferita anche su Grillo e Casaleggio.
Quale era l'oggetto del contendere?
Qualcuno pensava che fare un qualsiasi accordo con le altre forze politiche avrebbe "macchiato" la purezza e la "diversità" che continuano a ostentare e su cui contano molto per prendere i voti. Altri privilegiavano invece i vantaggi di un accordo e l'opportunità di proporsi come una forza affidabile a livello istituzionale per accreditarsi come possibile forza di governo.
Chi ha vinto lo scontro interno? Hanno vinto i se-dicenti puristi.
Così è successo che per giorni in Commissione abbiano sostenuto e votato tutto quello concordato, per poi cambiare idea appena entrati in Aula di fronte alle telecamere. Una cosa già vista mille volte.
Perciò già ieri hanno iniziato a dichiarare che avrebbero sostenuto degli emendamenti che invece non erano nel patto. Come se fosse una cosa normale! E oggi sono passati alle vie di fatto votando un emendamento - tra l'altro di una deputata di Forza Italia (che avrebbe dovuto essere vincolata dallo stesso patto) - sulla normativa legata al Trentino e all'Alto Adige. L'emendamento è passato e - come sapete tutti - questo ha portato ovviamente alla sospensione dei lavori e ha fatto riavvolgere tutto il nastro delle ultime settimane.
Voglio dire una cosa chiara su questo.
Tutti si concentrano sul fatto che l'emendamento sia stato approvato. Ma non è questa la cosa rilevante dal punto di vista politico. Se anche non fosse passato per qualche voto non sarebbero cambiati gli effetti politici. Anche perchè era ormai chiaro che avrebbero tenuto lo stesso comportamento su molti altri emendamenti. Il punto centrale è che il M5S si è dimostrato per l'ennesima volta inaffidabile anche di fronte a impegni presi pubblicamente.
Quando si fa un accordo complesso e che coinvolge più soggetti ognuno deve farsi carico di rispettarlo integralmente. Perchè è figlio di un equilibrio trovato faticosamente. E se ognuno pretende di cambiarlo a proprio uso e consumo ovviamente quell'equilibrio si rompe e ognuno si sente libero di fare ciò che vuole.
La verità è che non c'è una volta che il M5S tenga un accordo.
E questo nonostante noi ci fossimo addirittura resi disponibili a sospendere i lavori prima del voto finale per permettergli di consultare i loro iscritti tramite il "sacro" blog! Incredibile.
Sono tutt'ora convinto che abbiamo fatto bene a cercare un accordo con il più ampio arco possibile di forze e anche con loro. Così, se non altro, si vede chi è affidabile e credibile e chi no. Ma la verità è una sola. Il M5S può anche perdere il pelo ma non il vizio.
- E ADESSO CHE SUCCEDE?
È difficile da dire cosa accadrà perchè ovviamente non dipende solo da noi. Per ora abbiamo deciso di rinviare il testo in Commissione e di prenderci qualche giorno per riflettere. Mi sembra una soluzione saggia. È chiaro però che ora è tutto maledettamente più difficile. Non tanto per questioni tecniche, ma perchè rischiano di non esserci più le condizioni di base. E l'atteggiamento tenuto dal M5S e pure da MDP verso di noi in Aula non aiuta per niente.
Noi proveremo tutte le strade possibili, sempre ammesso che ne siano rimaste.