stay

 facebook twitter youtube google plus 

header

Dl Sicurezza, via libera alla fiducia dal Senato: è legge.

 

Clicca QUI per vedere la mia dichiarazione al TG1

 

 

Da La Repubblica del 18-12-2020 di Giovanna Casadio

 
I fischietti. Lo striscione "Senza vergogna". I volantini "No al decreto clandestini" piovono nell'aula. Gli spintoni portano in infermeria un commesso di Palazzo Madama e il senatore questore Antonio De Poli, che si è lussato una spalla.
 

Gli insulti ritmati - "buffoni, venduti" rivolti ai grillini, dai cui scranni è un coro di "fascisti, fascisti" - coprono ogni richiamo al rispetto del luogo.  

Dl Sicurezza, il governo pone la fiducia e in aula è immediata bagarre

I leghisti in assetto sommossa accompagnano così l'ultimo miglio dei decreti di Salvini, che sono stati cambiati dalla maggioranza giallo-rossa. Il Senato infatti dà il via libera definitivo alle modifiche sulle politiche dell'immigrazione che il Pd ha voluto nel patto con cui è nato il governo Conte 2. I sequestri delle imbarcazioni delle Ong, i profughi senza identità perché l'anagrafe non poteva accoglierli, la cancellazione dei programmi di protezione sono archiviati. Il nuovo decreto migranti passa con la fiducia: sono 153 i sì, 2 i contrari e 4 gli astenuti.

Senato, bagarre sul decreto sicurezza. Il Pd contro La Russa: "Senza mascherina, vergogna"

Matteo Salvini prende la parola e rivendica le misure prese quand'era ministro dell'Interno della coalizione con il M5Stelle: "Dovrei essere il più arrabbiato perché sto pagando sulla mia pelle, personalmente, in un'aula di tribunale, ma a differenza di altri non scappo, non dimentico, non rinnego". Annuncia il referendum abrogativo. Avverte: "Sarà la vittoria per la malavita e il traffico d'armi e droga. Ci rivediamo qui tra un anno e vedremo quanto sangue sparso in nome della vostra presunta bontà". E a proposito di bontà annuncia la sua disobbedienza al lockdown natalizio: "Ogni vigilia di Natale vado a portare una coperta, una tazza di latte ai più bisognosi, lo farò anche quest'anno". 

Coronavirus, Salvini: "Mi autodenuncio: a Natale esco e pranzo con i clochard"

"Il clima è squadrista. Risalta la pochezza morale di Salvini che con ogni sua parola cerca la rissa e fa il vandalo istituzionale. È un casinaro prestato alla politica. La presidente Casellati dia sanzioni disciplinari ai leghisti", attacca il presidente della commissione Affari costituzionali, Dario Parrini, ma in un post su Facebook. Franco Mirabelli, il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, richiama le novità. La dem Monica Cirinnà su Twitter: "Nel giorno del funerale di mio padre sono in aula per votare e assisto a questa rissa vergognosa".

E il capogruppo dem, Andrea Marcucci ammonisce: "Atti di gravità inaudita, da anni 20". Durissime le parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento, il grillino Federico D'Incà: "Dalla Lega una pagina vergognosa per le istituzioni".

 

"Da oggi i decreti Salvini non esistono più. L'Italia volta pagina. Il voto del Senato del decreto Immigrazione è l'ultimo passo di un lavoro lungo, complesso e impegnativo che abbiamo portato avanti in questi mesi - commenta il viceministro dell'Interno Matteo Mauri del Partito democratico - Ora il nostro Paese avrà gli strumenti adatti per gestire il fenomeno migratorio con serietà e razionalità, nel pieno rispetto del diritto internazionale. È finita la stagione della propaganda. Torna il rispetto dei principi e dei valori della nostra Costituzione".

 

E il capogruppo grillino, Ettore Licheri rincara: "La Lega ha offeso il Senato con la sua indegna gazzarra". Emma Bonino, la storica leader radicale e di +Europa, alla fine si astiene contestando il metodo di ridurre "il Senato a un ufficio postale che mette solo timbri", e denuncia: "Quest'aula merita più rispetto non siamo al bar o allo stadio". 

Passa la fiducia e non mostra crepe nella maggioranza giallo-rossa: mancano sei 5stelle e 3 dem per Covid.    

I leghisti e Fratelli d'Italia e Forza Italia non partecipano al voto

 

 

 

.

StampaEmail

trasporti   territorio