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Intervista a Skytg24 su welfare mafioso e Stati Generali Economici



- Al Viminale è stato chiarissimo da subito, e il ministro Lamorgese l'ha detto fin dall'inizio, che la crisi sanitaria sarebbe stata un'opportunità che le mafie avrebbero provato a sfruttare. D'altronde le organizzazioni criminali sono abituate a sfruttare le difficoltà delle persone. Stiamo parlando di sciacalli. E gli sciacalli fanno esattamente questo di mestiere. Noi abbiamo alzato subito il livello di attenzione e devo dire che tutte le forze dell'ordine, assieme alla magistratura, hanno già portato a compimento una serie di operazioni ed indagini e di arresti, anche nelle primissime settimane di emergenza, dando subito un segnale importante sulla presenza dello Stato. 

Dobbiamo assolutamente impedire che da questa crisi le mafie escano rafforzate invece che indebolite. 

Ci stanno provando sia sotto il profilo del cosiddetto welfare mafioso sia attraverso l'acquisizione diretta di aziende in difficoltà. La principale iniziativa antimafia che possiamo prendere e riuscire a risolvere i problemi delle persone, aiutando sia le famiglie che le aziende in difficoltà. 


- La decisione delle opposizioni di non partecipare agli Stati generali è incomprensibile. Dovrebbero avere tutto l'interesse a provare a condividere alcune scelte nell'interesse del paese. Sottrarsi al confronto vuol dire venir meno al proprio dovere, anche nei confronti del proprio elettorato. A me sembra che questo atteggiamento da parte delle opposizioni sia l'ennesimo modo per smarcarsi: a parole dicono di voler dare una mano ma poi nei fatti fanno esattamente il contrario.

 

- Io credo che nella collaborazione diretta tra il Governo, che ha dovuto compiere scelte difficili in un momento molto delicato, e i cittadini, si sia creato un circuito virtuoso. Gli italiani sono stati responsabili e hanno capito l'entità e la gravità dell'emergenza. Adesso siamo in una fase diversa e noi non finiremo mai di dire che serve ancora cautela. Non possiamo assolutamente permetterci di ritrovarci ancora in difficoltà dopo l'estate

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