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Integrazione, riunito il tavolo al Viminale

Si è svolta ieri a Roma presso il Viminale la prima riunione del ‘Tavolo Integrazione’, alla presenza del viceministro dell’Interno Matteo Mauri.

All’ordine del giorno, l’aggiornamento del 'Piano nazionale integrazione', alla luce dei nuovi obiettivi da raggiungere, degli ambiti da potenziare e dell’individuazione delle priorità di intervento.

 

Il Piano Nazionale Integrazione nasce per dotare il sistema di specifiche linee di indirizzo in materia di integrazione, con l’obiettivo principale di permettere di uscire dalla dimensione dell’assistenza per arrivare a una vera autonomia personale.

La riunione è stata introdotta coordinata dal prefetto Michele Di Bari e conclusa dal viceministro Matteo Mauri. Erano presenti al tavolo i rappresentanti dei ministeri del Lavoro, Esteri, Salute, Politiche sociali, Politiche agricole, Istruzione, Università, e rappresentanti del dipartimento Pari opportunità, dipartimento Pubblica Sicurezza, Conferenza delle Regioni, Anci, Upi, Commissione nazionale per il diritto di asilo, Unhcr.

Il viceministro Mauri durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza della scelta del ministro Lamorgese di «riconvocare il Tavolo Integrazione dopo due anni dalla sua ultima riunione. Scelta che testimonia la volontà lavorare con pragmatismo e senza demagogia per risolvere concretamente tutte le difficoltà e le complicazioni che riguardano la gestione del nostro sistema di accoglienza».

«Per avere – ha aggiunto Mauri - un modello di accoglienza e di integrazione che funzioni bene, bisogna prevedere interventi specializzati, mirati e di qualità. E noi stiamo lavorando su questi aspetti. È anche in questo modo che potremo garantire più sicurezza a tutti, affrontando i problemi con serietà e responsabilità, senza inutile propaganda».

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