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La questione sociale arroventa la politica locale di Carnate.

Il “caso” parte dalla lettera aperta inviata poche settimane fa dal sindaco Daniele Navaa diversi esponenti politici del governo, per sottoporre alla loro attenzione il problema relativo al fatto che il comune non ha più la forza economica di arginare, quello dei “casi sociali”.

I numeri parlano di 30 minori di cui 5 in comunità e 15 in affido, 28 minori a cui garantisce assistenza educativa scolastica e a 3 quella famigliare, 18 maggiorenni con disabilità ai quale garantisce interventi per l’inclusione sociale, e 20 persone anziane a cui il comune giornalmente garantisce pasti e assistenza domiciliare.

 

Il rischio, di questo passo, come più volte fatto presente dall’amministrazione, è che si debba ricorrere al taglio dei servizi alla comunità (a partire dall’illuminazione pubblica) per far fronte ad una piaga che incide per un quarto del bilancio comunale.

Qualche giorno fa, invece, si è consumato il secondo atto della vicenda, maldigerito dalla minoranza, già “scocciata” dalla mancata collaborazione della maggioranza sulla lettera aperta.

La stessa era stata messa a conoscenza dei cittadini dall’amministrazione attraverso una conferenza stampa, a cui però la minoranza non era stata invitata. A questo si è aggiunto settimana scorsa, l’incontro del viceministro dell’Interno Matteo Mauri, del quale, in questo caso, non sono stati avvertiti neanche i giornali locali.

Presenti all’incontro per discutere della questione sociale, oltre all’amministrazione comunale, anche il senatore Roberto Rampi, il sindaco di Bernareggio Andrea Esposito e la Pro Loco.

“Premessa storica, il sindaco ha sempre lamentato problemi sociali – ha spiegato in una conferenza ad hoc sul tema, il senatore carnatese della Lega e capogruppo di minoranza, Emanuele Pellegrini – ciò che mi preme sottolineare però è come si è arrivati a questa situazione.

Per un problema di ordine nazionale che ha sostanzialmente indebolito, attraverso la Riforma Delrio, la forza degli enti locali. E una motivazione locale: il quadro che troviamo a Carnate, è figlio di un sindaco che negli ultimi 8 anni non ha fatto amministrazione, e solo oggi ne ha preso atto con la lettera aperta rivolta a tutto l’arco istituzionale, con riflessi negativi importanti sul bilancio.

E dire che prima di questi due eventi c’erano state due conferenze capigruppo comunali tra dicembre e gennaio, in cui il sindaco mi aveva chiesto come poter risolvere questa situazione.

Di questa vicenda voglio sottolineare come il viceministro sia venuto a fare una passerella, visto che al governo non ha deleghe nella materia di cui si parla. Inoltre non è stata data neanche possibilità di interloquire, visto che né come senatore (e l’ho trovata una scortesia istituzionale) né come gruppo consiliare di minoranza siamo stati chiamati in causa. Per cui dobbiamo capire che linea intenda perseguire il sindaco, visto che noi abbiamo sempre dato la nostra disponibilità. Per questo ritengo che lui sia parte di questo problema, e i cittadini ne terranno conto tra due anni “.

Il messaggio finale di Pellegrini è per la cittadinanza carnatese, che il senatore ha rassicurato di tenere informata, se necessario anche con eventi pubblici, su un tema che ormai è diventato incontrollabile per il comune.

Carnate che, per rendere ancora meglio lo stato di fatti attraverso i numeri, ha in media la stessa mole di casi sociali di un comune con tre volte i suoi abitanti.

 

 

da Monza e Brianza News di Matteo Lucchini

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