Attenzione alta, c'è chi lavora per trasformare la paura in rabbia.

 

Il viceministro

«Attenzione alta C’è chi lavora per trasformare la paura in rabbia»

di Maria Teresa Meli

~

 

ROMA Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, come giudica quello che è accaduto a Milano con Antonio Pappalardo e i gilet arancioni?

 

«Innanzitutto vorrei dire che la reazione delle forze dell’ordine è stata composta ed esemplare. E poi c’è stata subito la denuncia alla magistratura. È chiaro che lì c’è stata una pericolosità legata alla sicurezza sanitaria, ma anche all’aspetto potenzialmente eversivo che caratterizza le iniziative di Pappalardo da sempre».

 

Però le manifestazioni adesso non sono vietate, giusto?

 

«Si possono fare in maniera statica, cioè non si possono fare i cortei. E si deve concordare preventivamente con la questura il numero massimo di persone che vi partecipano. Oltre ad avere la responsabilità di garantire il distanziamento sociale. Quindi Pappalardo e gli altri hanno contravvenuto a undici regole su dieci... Ma lo hanno fatto volontariamente, perché volevano creare la notizia. Per il resto, le cose che hanno detto sono assolutamente deliranti e sono quelle che Pappalardo ripete da più di quindici anni. Non dimentichiamo che ha guidato anche i forconi, la sua è una carriera di provocazioni eversive. Non scordiamoci che contemporaneamente a Roma c’era la manifestazione di CasaPound, per cui è chiaro che l’estrema destra sta soffiando sul fuoco».

 

Temete che vi possa essere chi cavalca il disagio sociale?

 

«L’attenzione del Viminale è massima dall’inizio dell’emergenza. Sicuramente ci sono e ci saranno quelli che proveranno a cavalcare l’emergenza, dopodiché il controllo è molto alto. In questo momento comunque non ci sono pericoli evidenti. La situazione del Paese è delicata, la tensione è molto forte e si sta facendo di tutto per evitare che la preoccupazione e la paura si trasformino in rabbia e risentimento perché questi sono ingredienti esplosivi. Dato che in Italia da molti anni c’è chi lavora in maniera scientifica proprio per alzare il livello della rabbia e del risentimento, è chiaro che in questa fase l’attenzione deve essere ancora più alta».

 

Viceministro Mauri, ma chi lavora per alzare il livello della rabbia?

 

«Tutti i populisti fanno esattamente questo. Solleticano il popolo contro il potere per impossessarsene loro. Tra questi, magari, ci sono quelli che prima erano al potere ma lo hanno perso e adesso lo vogliono riconquistare...».

 

 

 

 

 

Dal Corriere della Sera  del 31/05/2020

Stampa