Alle Europee ha vinto la speranza contro la rabbia

Nessuno lo aveva previsto. Al massimo i guru dei sondaggi o i più gettonati commentatori politici si erano spinti a ipotizzare un buon risultato del Pd appena sopra il 30% alle Europee. I più invece dibattevano sul possibile sorpasso da parte dei Cinquestelle. E invece è successo quello che nessuno si aspettava. Nemmeno il sottoscritto, lo ammetto. Il Pd sopra al 40% dei voti e il Movimento 5 stelle che ne ha presi la metà. Un risultato clamoroso che deve fare riflettere. Spesso noi del Pd ci siamo soffermati a discutere del perché delle sconfitte o dei “pareggi”. In questo caso invece bisogna perdere qualche minuto per pensare al perché di questa vittoria.

Cos’è successo di nuovo?

Innanzitutto il Pd ha preso 2,5 milioni di voti in più delle ultime Politiche. E questo è ancora più straordinario se si pensa che l’affluenza è stata più bassa. Abbiamo sicuramente ripreso i voti dell’anno scorso. Ma soprattutto, e questo è il fatto più interessante, abbiamo conquistato anche chi aveva votato per altri partiti o chi proprio non era andato alle urne nel 2013. Ci siamo ripresi una bella fetta di quelli che ci avevano abbandonato per Grillo, la gran parte dei voti dei centristi e anche qualche voto dal centrodestra.

Perché è successo?

Il motivo principale sta nel fatto che nel Pd tantissimi hanno riconosciuto la vera possibilità di portarci tutti fuori dalla crisi e di condurre in porto il percorso di riforme e di innovazione del Paese. Si dice che tra la rabbia, tanto solleticata dalla ditta Grillo&Casaleggio, e la speranza abbia vinto la speranza. Ed effettivamente è stato così. E in questo Renzi, che è anche Segretario del partito più forte, organizzato e credibile del Paese, ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale. Ha facilitato l’avvicinamento di chi fino a ieri era stato ideologicamente distante mille miglia dal Pd e ha saputo dare il segno chiaro di voler cambiare le cose. Di voler cambiare in profondità il Paese. Possiamo dire che nel momento più basso e difficile per la politica abbia vinto proprio la politica. E questo è un gran bel segnale. Non dobbiamo però illuderci che questo voto nuovo sia acquisito una volta per tutte. Al contrario, è in buona parte un voto in prestito. Un voto di chi ci ha voluto dare fiducia ma adesso si aspetta risultati concreti. Forse un ultimo gesto di fiducia alla politica, oltre che al Pd. Abbiamo perciò una responsabilità molto pesante. Quando accendi le speranze delle persone devi fare di tutto per non deluderle. E noi del Pd, noi militanti, noi sindaci, noi consiglieri a tutti i livelli, noi parlamentari, sentiamo molto questa responsabilità e faremo di tutto per meritarci questa fiducia in questo momento così importante e delicato per l’Italia. Noi ci siamo! PS Proprio in queste ore arriva la brutta notizia che stanotte ci sono state altre azioni violente contro tre nostri Circoli a Milano. Di recente era già successo a novembre. Non bisogna sottovalutare questi fatti e rispondere tutti insieme in modo netto contro ogni tipo di violenza. Un abbraccio e tutta la vicinanza possibile agli amici e compagni di Baggio e del Montestella. Li conosco personalmente molto bene e so quanto impegno quotidiano e passione ci mettano nel loro fare politica. Siamo con tutti voi

Intervista per il Giornale di Zona Nove Niguarda.eu

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