Le Primarie del Centrosinistra per il Comune di Milano

noi per MilanoSu “Zona Nove” di questo mese non si può non parlare delle Primarie del Centrosinistra per il Comune di Milano. Ci possono essere diversi modi per farlo. Il più semplice sarebbe quello di perorare la causa del proprio candidato preferito. Ovviamente lo farò anche perché chi, come me, ha ruoli politici ha anche il dovere di prendere posizione. Ma non lo voglio fare subito, perché mi sembra giusto prima ragionare su cosa serve a Milano.

La nostra città vive un momento felice. È presa come esempio dal resto d’Italia ed è tornata ad essere attraente a livello internazionale. Ha straordinarie risorse di tutti i tipi: un prestigioso sistema universitario, poli ospedalieri di primissima scelta, un tessuto produttivo all'avanguardia, un mondo della creatività, della moda e del design che è punto di riferimento mondiale, è il centro della Grande finanza italiana, è una capitale del gusto e della cultura. Tutto questo dà alla nostra città una forza straordinaria che deve essere usata nel modo migliore. Ma Milano è una città anche complicata da gestire e complessa per tutti i grandi interessi che qui si intrecciano.

Il lavoro intenso che negli ultimi cinque anni ha fatto la Giunta di Centrosinistra ha permesso a Milano di fare grandi passi avanti che l’hanno portata fuori dalla situazione di stagnazione in cui era finita. Adesso bisogna andare oltre per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. Serve perciò una persona che abbia dimostrato di avere una visione ampia, che la conosca bene e che abbia la professionalità giusta per poterlo fare.

Conosco direttamente i tre principali candidati che si sono presentati alle Primarie. Sono persone valide e di esperienza. Hanno caratteristiche certamente molto diverse tra di loro, ma credo che questo sia un valore aggiunto. Hanno condotto una campagna elettorale a viso aperto e hanno raccontato la loro idea di città del futuro. Io, adesso ve lo posso dire, penso che l’idea più convincente sia quella di Beppe Sala. Perché è quella che fa sognare di più. Quella che va oltre i confini comunali in relazione stretta e virtuosa con l’intera città metropolitana. Quella che disegna una città che riesce a relazionarsi alla pari con le principali capitali mondiali. Quella che vuole mettere mano alla macchina organizzativa della burocrazia comunale per renderla più efficiente e amica dei cittadini e delle imprese. Quella che sa esaltare le eccellenze e produrre ricchezza per tutti. Quella che vuole usare quella ricchezza per garantire maggiore uguaglianza a tutti, a partire da chi è più in difficoltà. Quella, detta in poche parole, che assomiglia di più alla Milano che vorrei. E Sala ha le capacità, la professionalità e l’esperienza per fare bene tutte queste cose.

Come vedete non ho ancora parlato di Expo e di come lui abbia saputo gestirla e abbia dato il contributo necessario per farla diventare un successo internazionale.

Un’ultima riflessione: chi andrà a votare dovrà pensare una cosa. Stiamo scegliendo il candidato che poi deve avere la forza per vincere le elezioni, quelle vere. Quelle contro il Centrodestra e il Movimento 5 Stelle. E Beppe Sala è il più temuto tra tutti i nostri. Tanto che la premiata ditta Berlusconi&Salvini non ha ancora trovato il loro nome perché stanno aspettando di vedere come andrà a finire, e incrociano le dita per non avere di fronte proprio lui.

Io lo voterò e sto chiedendo a tutti quelli che sono convinti di lui di attivarsi per sostenerlo. Non posso sapere quale sarà l’esito. Ma so che queste Primarie saranno ancora una volta un bell’esempio di democrazia per cui dobbiamo ringraziare chi si è messo in gioco e chi le ha rese possibili, a partire dal Pd. Buone Primarie a tutti!

dal Giornale di Zona Nove Niguarda.eu

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