Dalla legge sul Senato a quella di Stabilità

Riforme Nella nostra ultima intervista l’On. Mauri si era sbilanciato su alcune previsioni sulle Riforme Costituzionali e ci aveva promesso che avremmo parlato della prossima legge di Stabilità, la vecchia Finanziaria. Facciamo insieme il punto della situazione.

Sullo scorso numero di “Zona Nove” lei era fiducioso che si sarebbe trovato un accordo dentro la maggioranza e nel Pd sulle modifiche alla Legge Costituzionale. Mi sembra che effettivamente sia andata così.

Direi proprio di sì! Quasi tutta la discussione all’interno del Partito Democratico si era concentrata sulle modalità di elezione del nuovo Senato e sulla possibilità di modificare la legge. E proprio su quello si é trovato un accordo positivo che permetterà difatto l'indicazione della maggior parte dei componenti da parte dei cittadini. Una scelta che verrà poi ratificata dai Consigli regionali. Il Senato sarà composto perciò da 21 Sindaci, 74 Consiglieri regionali e 5 indicati dal Presidente della Repubblica per alti meriti.

 

Lei, oltre ad essere il Vice Capogruppo del Pd alla Camera è anche il Coordinatore nazionale di “Sinistra è Cambiamento”, l’area di minoranza del partito che viene spesso descritta come la più responsabile e dialogante. Avete avuto un ruolo in questo accordo?

Certo. Siamo riusciti anche questa volta ad avere un ruolo costruttivo. La sostanza della soluzione su cui si è trovato l’accordo l'abbiamo proposta pubblicamente noi questa estate per bocca del ministro Maurizio Martina e del sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti. Abbiamo lavorato in modo discreto ma, visti i risultati, direi molto efficace.

Ci faccia allora un'altra previsione. Questa lettura al Senato finirà così come voi sperate o ci saranno sorprese?

Sono convinto che andrà tutto nel modo migliore nonostante i tentativi che ancora ci saranno di impedire la Riforma “buttando la palla in tribuna”. Grida vendetta quello di Calderoli e della Lega che hanno presentato 80 milioni di emendamenti! Un’assurdità che squalifica agli occhi dei cittadini chi l’ha fatta. In ogni caso si continuerà nella giusta direzione verso il superamento del Bicameralismo perfetto, rivedendo così un meccanismo senza ormai alcun senso e che ha creato diversi problemi al nostro Paese.

Verso la metà di ottobre verrà presentata la Legge di Stabilità. Cosa ci dice?

Sono convinto che questa sia un’occasione da non perdere per dare all’Italia più Sviluppo, più Lavoro e più Equità Sociale. È il momento di capitalizzare i segnali positivi che ci sono nel Paese.Abbiamo una grande responsabilità come Pd.

Ci può dire quello che servirebbe secondo lei?

Le faccio solo qualche esempio di proposte importanti e realistiche. 1) Correggere la legge “Fornero”favorendo la flessibilità in uscita verso la pensione, salvaguardando gli esodati e permettendo alle lavoratrici di utilizzare l’“Opzione Donna”. 2) Ridurre le tasse alle partite Iva e alle nuove aziende. 3) Investire sul Reddito Minimo Familiare Allargato per aiutare le famiglie sotto la soglia di povertà assoluta (sotto i 3.000 euro l’anno) con genitori disoccupati e figli minori.

Intervista per il Giornale di Zona Nove Niguarda.eu

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