Criminalità organizzata, gioco d’azzardo e scommesse online

 

 “Criminalità organizzata interessata a gioco d’azzardo e scommesse online, in questa fase di emergenza intensificati controlli finalizzati al contrasto delle mafie nel sistema economico”

 
È dimostrata da tempo “l’attività di sodalizi contigui alla camorra, alla ‘ndrangheta e a Cosa nostra nella regione Toscana. Con riferimento alla camorra, risultano operativi, in molte province toscane, soggetti collegati al clan dei «Casalesi», con interessi diversificati nel traffico illecito di rifiuti, nel gioco d’azzardo e nelle scommesse on-line”. È quanto rende noto il Viceministro dell’interno, Matteo Mauri, rispondendo alla Camera ad un’interrogazione della Lega sulle infiltrazioni mafiose nell’economia a seguito dell’emergenza coronavirus, nel caso specifico nella regione Toscana.
 
“La percezione del crescente disagio economico-finanziario di famiglie ed imprese, derivante dal perdurare dell’emergenza virus Covid-19, non è sfuggita all’attenzione delle radicate realtà criminali del nostro Paese”, si legge nell’interrogazione. “In data 31 marzo 2020, il generale di divisione comandante del Ros dei Carabinieri, Pasquale Angelosanto, ha riportato alla stampa: «È oggetto di attenzione l’eventuale salto qualitativo che la criminalità mafiosa tenterà di fare orientando strumentalmente il disagio delle imprese e dei singoli, provocato dalla crisi di liquidità, al fine di ricavarne consenso sociale». Parimenti, il Procuratore nazionale antimafia, dottor De Raho, in data 1° aprile 2020, ha osservato che «Ovunque ci sia un disagio sociale ed una difficoltà pensano di inserirsi mafia, camorra e ‘ndrangheta’». Per questo gli interroganti chiedono “se e di quali informazioni sia ulteriormente in possesso il Ministro interrogato riguardo agli interessi della criminalità organizzata nella regione Toscana” e “se e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di prevenire le attività di cui alle informative citate in premessa per le quali si confermerebbe il certo rafforzamento dei sodalizi criminali in Toscana per via delle condizioni di difficoltà del sistema economico”.
 
Questa la risposta del Viceministro dell’interno, Matteo Mauri: “È alta l’attenzione di questa amministrazione sulla possibilità che il contesto economico-finanziario che si prefigura nella fase post-pandemica favorisca l’inserimento della criminalità organizzata nelle attività economiche. Più in generale, si evidenzia come la vocazione «economica» delle mafie nostrane (tradizionali, autoctone o delocalizzate) e la loro capacità di adattamento ai cambiamenti sociali e produttivi comporti, da tempo, un’attenta valutazione della situazione congiunturale, allo scopo di focalizzare adeguati sforzi di analisi e di proiezione info-investigativa nei diversi settori di interesse criminale. In tale contesto, le forze di polizia sono impegnate con la massima attenzione in tutte le attività info-investigative, volte a prevenire e a far emergere ogni iniziativa di espansione, di alterazione del mercato, di inquinamento del tessuto economico, di condizionamento dei processi decisionali pubblici funzionali all’assegnazione degli appalti (…). Giova evidenziare che, già in questa fase, sono stati intensificati, a livello centrale e periferico, i contatti diretti con le maggiori associazioni di categoria operanti sul territorio (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato), al fine di potenziare il monitoraggio dei casi di default economico ed individuare aree sensibili di intervento investigativo. In conclusione, si assicura il rilevante e quotidiano impegno di questa amministrazione, al fine di contrastare, con la massima risolutezza, ogni tentativo di infiltrazione delle organizzazioni criminali, anche con riferimento al sistema economico e produttiva della regione Toscana”. 
 
 
da AGIMEG del 16/11/2020
 
 
 

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