Crisi e infiltrazioni nel doppio vertice di Ferragosto

 
 
 
 
 
 
 
La ministra Lamorgese: "Milano è una città sicura, non il Far West". Doppio vertice di Ferragosto in prefettura
 
La ministra dell'Interno ha scelto per la prima volta Milano, dove è stata prefetta, per il Comitato nazionale e quello provinciale sull'ordine pubblico. "Lunedì sarò in Tunisia con il ministro Di Maio. Il nuovo decreto migranti sarà esaminato a settembre"
 
Dalla sede della prefettura di Milano, in corso Monforte, arriva in videocollegamento il saluto alle centrali operative di via Fatebenefratelli e di via Moscova, di piazza Beccaria e via Messina, ma anche ai militari dell'operazione Strade sicure, al Comando provinciale della Finanza, al carcere di Opera e alla Capitaneria di porto di Genova. E' una sorta di ritorno a casa, il Comitato Nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica di Ferragosto che la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha scelto di presiedere questa mattina da Milano, ed è un inedito.L'anno scorso e due anni fa, l'allora titolare del Viminale Matteo Salvini spostò a San Luca e Castel Volturno - capitali di 'ndrangheta e camorra - un appuntamento che fino ad allora era stato tradizionalmente romano. Nell'anno del Covid e in vista delle sfide di autunno ( sanitarie, economiche, sociali, criminali), la ministra non poteva non ripartire dal capoluogo della Lombardia. Dalla sua Milano. Per parlare di criminalità, coronavirus, sbarchi.

Lamorgese: "Milano non è il Far West"
 
"Milano la conosco bene, posso dire che è una citta assolutamente sicura", ha detto la ministra rispondendo alle domande sull'allarme 'Far west' lanciato dall'opposizione. "Proprio oggi sono stati arrestati due dei tre rapinatori dei tassisti - ricorda - vuol dire che l'attività di contrasto funziona. Le forze di Polizia a Milano hanno numeri elevati, circa 11.000, più il contingente di Strade sicure, 900 in tutta la Lombardia. Questo tipo di attività di contrasto funziona, c'è grande impegno da parte di tutte le istituzioni, a Milano si lavora davvero in team, al di là delle appartenenze politiche emerge l'interesse di tutti per questo territorio. Dire Far West significa strumentalizzare gli episodi che capitano in tutte le grandi città. Milano è sicura e ha ottime forze di polizia come tutto il territorio nazionale". "Perché il Comitato nazionale a Milano? Per dare una segnale di vicinanza a un territorio a cui sono molto legata e a un territorio che ha molto sofferto durante la pandemia", ha spiegato Lamorgese. La ministra ha fatto anche riferimento al pericolo di infiltrazioni della criminalità organizzata, viste le risorse distribuite per l'emergenza Covid. Pericolo per scongiurare il quale sono stati approvati "numerosi protocolli di legalità".
 
Lamorgese sull'emergenza Covid ai giovani: "Serve responsabilità"
 
 "Sui locali di divertimento serve una regia nazionale, ritengo ci debba essere quanto prima una Conferenza stato regioni per determinare linee comuni",ha detto la ministra in conferenza stampa. "Prima di pensare a quando arriverà un'altra ondata di Covid - ha spiegato - occorre che noi stessi abbiamo grande senso di responsabilità, i giovani in primo luogo. Non è che ogni poliziotto o finanziere può star dietro al singolo, ci vuole massima responsabilità. La situazione al momento non desta preoccupazioni, non sappiamo cosa verrà, ma molto dipende dai comportamenti soggettivi, dal distanziamento, dalla mascherina, dal non tenere comportamenti leggeri che possono ricadere su ciascuno di noi".
 
Lamorgese: "Andrò in Tunisia con Di Maio. Problema sono sbarchi autonomi"
 
"Lunedì 17 agosto andrò in Tunisia con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e con i commissari europei Oliver Varhelyi e Ylva Johansson per far sentire la vicinanza dell'Europa" e affrontare il problema dei piccoli sbarchi, ha detto la ministra, ricordando che sono ricominciati i rimpatri come nell'epoca per Covid, circa 80 al giorno. Sugli sbarchi dei migranti, "i numeri non sono elevatissimi, certamente sono più alti dell'anno scorso però bisogna contestualizzare: c'è una Tunisia in grave crisi, abbiamo visto famiglie intere partire per arrivare sul territorio italiano: gli arrivi, così numerosi, sono stati causati da sbarchi autonomi", con "delle piccole imbarcazioni, dei gommoni", ha sottolineato Lamorgese.
 
Migranti e coronavirus, Lamorgese: "Caserme per quarantena"
 
Oltre alle due navi affittate per ospitare i migranti in quarantena di 14 giorni per il coronavirus il governo sta cercando anche delle caserme. Lo ha affermato il ministro Luciana Lamorgese, oggi in conferenza stampa al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. "Stiamo anche cercando temporaneamente - ha detto - perche le attività devono essere limitate nel tempo, delle caserme per utilizzare anche la parte esterna con moduli abitativi per consentire i14 giorni quarantena".
 
Lamorgese: "Decreto immigrazione a settembre"
 
Il decreto immigrazione è "chiuso" e verrà esaminato a settembre "appena il presidente del Consiglio lo riterrà opportuno", ha spiegato la ministra. "Il testo è stato chiuso con le parti politiche della maggioranza. Verrà esaminato appena il presidente del Consiglio lo riterrà opportuno, dopo il periodo estivo, se ne parlerà a settembre". Lamorgese ha ricordato che il decreto immigrazione "si chiama così, non decreto sicurezza. Non abbiamo toccato gli aspetti della sicurezza ma la parte immigrazione, andando a recepire le osservazioni della presidenza della Repubblica". Quanto alle preoccupazioni dei sindaci per la nuova organizzazione dell'accoglienza, "quello che era una volta lo Sprar e che chiamaremo Sai, Sistema di accoglienza, prevediamo che i comuni se ne facciano carico ma tenendo conto delle risorse economiche disponibili. Fatti i calcoli, ce ne vogliono di ingenti, lo vedremo a regime nel tempo, ci si arriverà gradualmente".
 
 
 
Un tavolo affollato, quello a cui il prefetto Renato Saccone ha fatto gli onori di casa. Con Lamorgese, il viceministro Matteo Mauri e il capo di gabinetto uscente Matteo Piantedosi in rappresentanza del governo, siederanno i generali Enzo Vecchiarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giovanni Caravelli e Mario Parente, al vertice di Aisi e Aise, Giovanni Nistri, comandante generale dei carabinieri, e Giuseppe Zafarana, numero uno delle Fiammel gialle; e ancora il direttore generale del Dis, Gennaro Vecchione, il capo della Polizia, Franco Gabrielli, quello del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Infine, i vertici di Capitanerie di porto e guardia costiera, del Dipartimento immigrazione, dei vigili del fuoco, della Difesa civile, dell'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione dei beni confiscati alle mafie.
 
E secondo round per la ministra Lamorgese col presidente di Regione Attilio Fontana e con il sindaco Beppe Sala, insieme ai vertici delle forze dell'ordine milanesi: dal questore Sergio Bracco al colonnello Luca De Marchis, comandante provinciale dei carabinieri; dal capo della polizia locale Marco Ciacci al generale Stefano De Braco, comandante della Gdf, a quello dei vigili del fuoco, Fabrizio Piccinini, e il provveditore regionale alle carceri Pietro Buffa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Da La Repubblica del 15/08/2020
di ORIANA LISO e MASSIMO PISA
 

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