Coronavirus, il mio abbraccio alla comunità cinese

Passare una serata in via Sarpi. Fare due passi nella cosiddetta "chinatown" milanese a dare uno sguardo alle vetrine e a chiacchierare tra amici. Andare a cena in un ristorante cinese. Dovrebbero essere tutte cose normali. E invece diventano un gesto politico. Perchè? Perchè ancora una volta la razionalità è stata sostituita dall'emotività. Perché c’è, come al solito, chi strumentalizza. Si strumentalizza una situazione per cercare consensi e si criminalizza chi è considerato diverso, meglio se di origine straniera. Un'operazione molto pericolosa perchè crea un clima di allarme sociale ingiustificato e di intolleranza verso un gruppo etnico. E allora ho sentito il dovere, da cittadino e da Vice Ministro dell'Interno, di esserci. Ma non l'ho fatto da solo. Eravamo tanti a questa bella iniziativa organizzata dal PD, per manifestare solidarietà e vicinanza alla comunità cinese di Milano.
Io capisco bene che sia naturale provare paura di fronte a un nuovo virus come questo. Vale anche per me. Non bisogna sottovalutare il problema. Anzi, è necessario adottare tutte le dovute precauzioni. Ma deve essere chiaro che si sta facendo tutto quello che serve. Basti dire che l'Italia, a fronte di meno di venti casi in tutta Europa, ha fatto scelte che vanno oltre il livello di pericolosità reale. E anche dal punto di vista sanitario siamo tra i Paesi più preparati a gestire situazioni simili. Basti pensare al fatto lo Spallanzani di Roma è stato il primo in Europa a isolare il Coronavirus. Allora il punto non è dire che non esiste un problema. Ma che è sbagliato ingigantirlo. Che è pericoloso provare a trasformare la paura in psicosi e in pregiudizio verso qualcuno, come ha fatto Salvini. Soprattutto verso una comunità, quella cinese, che anche recentemente ci è stata concretamente vicina in occasione di alcune tragedie, come quella del terremoto. E fa riflettere che la Lega, nel frattempo, protesti a Milano contro il blocco del traffico fatto per contrastare l'inquinamento atmosferico, che ogni anno in Italia causa 90 mila morti! A proposito di emergenze...
 
 
Da "La Repubblica" del 04/02/2020

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